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ISSN 2611-8858

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Trial in the Absence of the Accused

Alcune considerazioni sulla nuova disciplina del processo in assenza e nei confronti degli irreperibili

La riforma del rito contumaciale introdotta con l. 17 maggio 2014, n. 67 rappresenta l’ultima risposta in termini di tempo alle pressioni esercitate dai giudici europei. Ma si tratta di una risposta ancora una volta deludente. Le soluzioni in alcuni casi sono incoerenti, in altri insoddisfacenti, evidenziando come si sia in presenza di un’ennesima occasione perduta. In particolare, nonostante la riforma si proponga di innovare il nostro sistema giudiziario, offrendo soluzioni concrete alle richieste di maggiore efficienza ed efficacia del processo penale, rispetto al passato, la procedura di accertamento della regolare costituzione delle parti appare più complessa e farraginosa. Sotto diversi aspetti, poi, il rafforzamento delle garanzie difensive risulta soltanto apparente, svelando i segni di un sistema a cui in realtà sembra poco interessare la presenza nel processo dell’attore principale, preoccupandosi più che altro di trovare giustificazioni alla possibilità di celebrare il processo in sua assenza.

Il contumace cede la scena processuale all’assente, mentre l’irreperibile l’abbandona

Lo scritto propone alcune brevi riflessioni sulla nuova disciplina della mancata partecipazione al processo dell’imputato, destinata a entrare prossimamente in vigore. La profonda riforma, che mira a cancellare la figura del contumace, è ricca di implicazioni complesse, non tutte di facile coordinamento.