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ISSN 2611-8858

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Eternit

La legge 22 maggio 2015, n. 68 sugli “ecodelitti”: una svolta “quasi” epocale per il diritto penale dell’ambiente

La legge 22 maggio 2015 n. 68 sugli ecoreati costituisce una svolta “epocale” per il diritto penale dell’ambiente. Il presente contributo analizza le principali novità della riforma, evidenziandone pregi e punti deboli, sia sotto il profilo della “tenuta” in chiave teorica delle soluzioni normative adottate, sia con riguardo alla loro concreta efficacia, in termini di rafforzamento del complessivo livello di tutela dell’ambiente.

Evidenza epidemiologica di un aumento di mortalità e responsabilità penale

Il lavoro si interroga sul ruolo da attribuire nel giudizio di responsabilità penale all’evidenza epidemiologica di un eccesso di mortalità in una popolazione esposta ad un determinato fattore di rischio. Vengono in primo luogo analizzati in chiave critica gli attuali indirizzi giurisprudenziali: il tradizionale orientamento che attribuisce rilievo al dato epidemiologico nel giudizio di accertamento della causalità individuale in processi per omicidio o lesioni colpose, ed il nuovo orientamento di merito che sussume invece il dato epidemiologico in fattispecie di reato contro l’incolumità pubblica, ed in particolare nella figura del disastro doloso. Viene poi avanzata una diversa soluzione del problema, basata sulla contestazione di fattispecie di danno attraverso l’istituto dell’accertamento alternativo, e vengono vagliate le reazioni che tale tesi ha suscitato in dottrina. Infine, vengono svolte alcune riflessioni di sintesi sul significato politico-criminale del tema oggetto di analisi.